sabato 23 marzo 2013

Torino capitale dello sport, piemontecase.blogspot.it



Torino è candidata ad ospitare al PalaRuffini, superficie in terra rossa, il match Italia-Croazia di Coppa Davis a fine febbraio Anche Biella ha avanzato la propria candidatura. A Torino l’ultimo match di Davis fu nel 1973, Italia-Spagna
+ Torino capitale dello sport: abbiamo vinto una scatola vuota ora bisogna riempirla GUIDO TIBERGA


Superata Cracovia nell’assegnazione del vessillo europeo per il 2015. Fassino: “Nessuna risorsa destinata, ma collaborazioni a 360° anche con ExpoMilano”. Il primo grande evento potrebbe essere la Coppa Davis a febbraio
SILVIA GARBARINO
TORINO
La conferma soffiava nella notte di lunedì, l’alba di ieri ha fatto rompere gli indugi per rispetto ai contendenti e per guadagnare tempo. La commissione che doveva giudicare e assegnare il titolo di Capitale Europea dello Sport 2015, l’Aces, ha dichiarato vincitrice dell’agone Torino. Sconfitta Cracovia con un risultato da manifesta superiorità: 9 voti a 0. Una prova di muscoli che deve essere letta soprattutto nella forza della bellezza e delle capacità che la Città ha conservato dopo i Giochi invernali 2006, tali da affascinare e convincere una giuria che non aveva mai messo piede a Torino. Un dettaglio che spesso sfugge a chi qui vive e lavora, mo non a chi giunge con occhi immacolati nel territorio. Così il gruppo de l’Aces che ha affidato l’onorificenza. «Bella battaglia fra due città valide, ma il dossier di Torino è stato altamente qualificante - ha detto il presidente Aces Europe, Gianfrancesco Lupatelli - L’impegno fortissimo del sindaco Fassino nel sostenere la candidatura è stato un valore aggiunto».

Accordi ad ampio raggio
Raggiante l’assessore allo sport Stefano Gallo e il suo staff che hanno investito risorse umane per aggiudicarsi un «vessillo» che non comporta alcuna spesa preventiva da parte del Comune, ma deve diventare ugualmente una vetrina internazionale per gli impianti sportivi esistenti e creare quella ricaduta economica che dai grandi eventi ci si aspetta. In quest’ottica il sindaco Piero Fassino allarga gli orizzonti. «La storia dello sport è connaturata alla nostra città, dedichiamo questa onorificenza anche a Primo Nebiolo - dice - Il programma di eventi non saranno canalizzati solo sul 2015 ma sul triennio 2013-2015. E sarà necessario rapportarsi con ExpoMilano 2015 con cui abbiamo già avviato una collaborazione intensa per sostenere reciprocamente attività e progetti di varia natura. Milano è vicina, le opportunità di fare sistema c’è ed è da sfruttare».

Le tappe istituzionali
Il primo passo ufficiale il 7 novembre: al Parlamento Europeo di Bruxelles la città sottoscriverà la nomina, poi la consegna ad Anversa (capitale 2013) della bandiera con il logo e a novembre 2013 Torino dovrà presentare un dossier di massima degli eventi che intende ospitare. «Anversa è un esempio - butta sul piatto Lupatelli- perchè ha investito 6,5 milioni di euro in programmi, c’è un evento ogni giorno dell’anno. Eventi di sport di base e per tutti, non solo agonistico».

Primi effetti
Torino a differenza di Anversa non ha alcuna intenzione di sborsare vagonate di denaro. Non ne ha, intanto. Toccherà spremere energie mentali e sfruttare l’onorificenza ricevuta, in cambio di sponsor/organizzatori dai bilanci sani. Così la prima zampata con il nuovo cappello è la seria possibilità che arrivi la sfida di Coppa Davis di tennis, Italia-Croazia, a fine febbraio al PalaRuffini. La candidatura di Torino è stata avanzata da un organizzatore di Milano, Makers, disposto ad accollarsi tutte le spese. La città metterà a disposizione l’impianto, prima però deve superare la concorrenza di Biella. Una certezza, invece, è la Coppa del mondo di fioretto femminile a marzo e sino al 2016. Poi il Museo dello Sport che aprirà il 12 novembre all’Olimpico, i World Master Games, la finale di Europa League nel 2014. Da consolidare la Milano-Torino di ciclismo, che ha avuto un ritorno di pubblico eclatante, e riprendere i fili del discorso per un match del «Sei nazioni» di rugby. Queste le basi di partenza. C’è da fare.

Fonte La Stampa

case,sesso,vendita,sport,alloggi,mansarde
Aggiungi didascalia

Nessun commento:

Posta un commento